martedì 2 giugno 2009

AUTOLESIONISMO

paola Età: 47 Mia figlia ha 15 e mezzo. La prima volta che si è tagliata le braccia non so perchè l'abbia fatto.Io l'ho scoperto leggendo le sue conversazioni su messanger. Fortunatamente si era confidata con un amico. In quel frangente ho cercato di non dare troppo peso alla cosa. Le ho parlato, le ho detto che sapevo cosa aveva fatto e se voleva parlarmene. Lei non ha voluto ma si era già resa conto da sola che aveva fatto una grossa stupidata. Per un pò di tempo l'ho appoggiata e aiutata a giustificare quei segni sul braccio.Le sono stata più vicina del solito. Ha lasciato il nuoto ch praticava da anni ma senza tanti successi e con tanta fatica. Si è iscritta ad un corso di hip hop e ha iniziato atletica leggera. Sembrava andasse tutto bene fino a quando una sera ha incontrato i 2 suoi "ex " migliori amici che non l'hanno salutata come lei avrebbe voluto. Poi ha incontrato una amica che l'ha perseguitata con ossesione e gelosia per un pò di tempo tanto che ad un certo punto abbiamo anche pensato che non solo era molto sola ma anche lesbica. Il giorno dopo sulbraccio di mia figlia c\'erano segnate le iniziali di queste tre persone, Taglifatti con l\'orecchino. Li ho visti dopo qualche giorno.Lei si vergognavamolto di questa cosa.Avrebbe voluto non esserli fatti mai ma non è riuscita afermarsi.Io l\'ho ascoltata ma le giustificazioni che mi ha dato mi sembravanoassurde: farsi male perchè ha incontrato tutte in una serata delle persone chel\'avevano ferita in passato.( conosco i ragazzi ,sono tutti bravi ragazzi di15/16 anni che si sono allontanati da mia figlia perchè hanno fatto un percorsodiverso.Chi la scuola chi la musica chi le proprie esperienze).Paola-miafiglia- è molto timida e ha propblemi a relazionarsi soprattutto con quellepersone che le vogliono più bene.Ha paura di scoprire troppo di se stessa.Piuttosto che dire o fare una cosa bella che possa fare piacere ad un amico,scappa oppure dice cattiverie. Per questo sicuramente si odia, si pente subitoper quello che dice, ma ormai il danno con i suoi veri amici è fatto.Non ama ilcontatto fisico e anche da me fa fatica a farsi abbracciare.In più ha unasorella che è il suo esatto contrario: socievole e solare, coccolona e piena diamicizie. Paola si sente sola ma non riesce a stabilre un rapporto di amiciziacon nessuno.Sembra assurdo ma paola è una ragazza molto carina, capelli lunghissimi neri e alta 1 metro e 70. Terzo e ultimo episodio di tagli: sabatoscorso le faccio provare tutti i pantaloncini dell\'estate scorsa. SOno tuttistretti.Io le dico: dai che andiamo a comperarli nuovi, usciamo e andiamo afare shopping.lei dice di no,si arrabbia, le voci si alzano lei diventamaleducata,mio matrito si arrabbia,arrivo io,le do una sberla per farla uscireda quella crisi isterica. La sgrido perchè non può essere così maleducata connoi.Si chiude in bagno e in un attimo si taglia le braccia e si fa dei graffianche sulla pancia. per fortuna entro in bagno e riesco a fermarla prima che sifaccia troppo male. Non faccio commenti, non le dico niente ma la abbraccio ela lascio piangere sulla mia spalla. Arriva mio marito.Lui non sa dei tagli, non gliel'ho deto perchè penso che Paola non voglia farlo sapere.La abbraccia anche lui e la riempie di baci. Dopo pochi minuti siamo in centro a fareshopping.Paola e felicissima e si organizza la serata al cinema con dueamiche.adesso la bufera è passata.Tutto sembra normale ma se dovesse ricapitare non so proprio più come comportarmi. Ho bisogno di aiuto per capire mia figlia. Non so veramente se il mio comportamento volutamente poco interessato a questi episodi sia giusto.Io la appoggio e le tengo la parte. Dico che quei segni sonograffi perchè è caduta, oppure le iniziali dei suoi tre amici sono un tentativodi tatuaggio che io non le volevo far fare.Non do alcun peso ma non so se sia giusto. Io ne soffro molto e ho paura che risucceda di nuovo.UN aiuto perfavore. Non voglio più che Paola si faccia del male. Sta soffrendo perchè si sente sola e brutta. Ma è carina e con un normale giro di amicizie.
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Lei ha fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità. Valuti, a questo punto, di richiedere un aiuto esterno. Si rivolga ad una psicologa specializzata in tale campo.
Saluti
Dott.ssa Rosalia Cipollina

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