martedì 7 luglio 2009

SIAMO PREOCCUPATI PER LORO FIGLIO

Fiore Età: 30 Salve, ho letto l'articolo pubblicato nel sito in cui vengono spiegati i sintomi della malattina dalla dottoressa Cipollina. Una giovane coppia a me molto vicina ha un bimbo di due anni circa, abbiamo passato del tempo assieme e da alcuni comportamenti, sia a me che a mia moglie ci è venuta una grossa preoccupazione sullo stato di saluto del piccolo.Premetto che i genitori non ci hanno detto nulla e non hanno detto nulla nemmeno ai parenti più vicini, per adesso sembra che tutto vada bene, nel caso in cui il bambino faccia qualcosa di insolito si limitano a dire che il bambino è piccolo. I comportamenti che ci hanno preoccupato sono stati: il camminare sulla punta dei piedi (non sempre, il bambino porta però le scarpette ortopediche). Quando gli viene fatta una domanda del tipo "chi è lo zio" o "dov'è Papà" si limita a guardare ma non accenna ad un'interazione.Nello scendere i gradini, non guarda verso il basso ma verso l'alto come se i gradini non ci fossero. Quindi bisogna stargli sempre accanto altrimenti cadrebbe.Quello che mi ha personalmente fatto notare che potrebbe esserci qualcosa chenon va è che negli stessi gradini un bambino di un anno si è messo carponi e li ha scesi a marcia indietro, senza che gli fosse stato detto nulla.Quello che vi chiedo è: posso far nulla per loro, chiedere spiegazioni, cercare di aprirgli gli occhi o altro o devo limitarmi ad aspettare che loro ne parlino per primi? Grazie.
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Accennare le sue perplessità ai genitori dipende dal rapporto che lei ha con loro. Potrebbero vivere il tutto come un tentativo d'intrusione. Potrebbe essere utile essere meno diretti, parlando di un 'terzo' che presenta gli stessi comportamenti del figlio.
Saluti

INIZIA A BALBETTARE

monica Età: 43 Ho un bambino di due anni e mezzo ed un bambino di 4 mesi. Noi siamo due genitori lavoratori, di conseguenza il bambino più grande è andato al nido ad otto mesi. Questo sembra non gli abbia creato problemi, anzi è sempre stato vivace, ad un anno camminavaed ha inizito presto anche a parlare; l'unico problema, avuto dalla nascita, è legato al sonno, infatti ancora oggi dobbiamo dargli la niaprazina. In realtà lui va a letto volentieri ed abbiamo cercato di instaurare delle abitudini che accompagnino la nanna, ma il suo sonno è a dir poco disturbato: si lamenta continuamente e chiede il latte (guai a non darglielo), a volte urla e piange ed ogni nostro intervento è inutile se non controproducente, comunque la mattina ogni cosa è risolta. Inutile dire che ci siamo fatti una cultura in proposito! Da circa venti giorni il bambino più grande mostra comportamenti regressivi: sembra più timido, parla di meno, ha cominciato a balbettare; inoltre avevamo iniziato a togliere il pannolino, anche grazie all'aiuto delle educatrici dell'asilo, ma, dopo un primo periodo molto incoraggiante, ora lui sembra opporsi. Nonostante io mi ripeta che sono fasi transitorie, non riesco a non preoccuparmi: la regressione è iniziata dopo quattro mesi dalla nascita del fratello, quando quest'ultimo ha cominciato in qualche modo a chiedere in maniera più incisiva attenzione. Ora infatti non si fa coccolare da tutti, ma discrimina le persone ed in qualche maniera impone i suoi ritmi. Mi ripeto che essere una mamma troppo ansiosa non aiuta, però vedo il bambino più grande come molto vulnerabile, ma so che anche il piccolo ha bisogno e merita le mie attenzioni! Purtroppo non abbiamo nonni vicino a noi che possano aiutarci nelle coccole e nel sostituirci come compagni di giochi con i nostri bambini. quindi mentre da una parte vorrei proteggere il primo genito da questa sofferenza, temo di arrivare a trascurare il secondo ( io sono una secondogenita che si è sentita "sempre seconda" in famiglia.Tra tre mesi tornerò a lavorare: il "grande" inizierà la materna ed il "piccolo" andrà all'asilo, non ho idea di come verrà vissuta da loro questa nuova situazione: io da una parte non vedo l'ora di "uscire" di casa pervivere situazioni diverse che mi aiutino a non focalizzarmi in maniera così ansiosa su queste situazioni, ansia che rischia di essere controproducente anche per i piccoli, dall'altra temo che questa nuova situazione crei in loro disorientamento e venga loro a mancare la sicurezza ed il senso di protezione di cui sembrano aver bisogno.

ECCESSIVO ATTACCAMENTO

sabrina Età: 39 Mi chiamo sabrina , ho 39 anni e una bimba di 4 anni e una due anni. Il problema è con la bimba grande che è troppo attaccata a me, vuole continue attenzioni e ultimamente non fa altro che chiedermi continuamente mamma mi vuoi bene, vuole essere rassicurata, io le rispondo sempre si e su consiglio delle maestre che la scuola nell'ultimo periodo la vedevo triste ho passato del tempo sola con lei ma nonostante questo continua a chiedermi se le voglio bene e mi si appiccica cosa devo fare come mi devo comporta a volte mi stressa e alla fine l'ho sgridata grazie
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Potrebbe essere semplicemente una fase di passaggio che con la crescita và via. Lei continui a rassicurarla, la crescita farà il resto.
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Saluti