domenica 21 febbraio 2010

SINDROME PAS ?

Francesca Età: 35
Buongiorno, mi chiamo Francesca, mi sono separata 1 anno fa, ho 2 figli maschi che adoro.
Ritenendo che fosse prioritario per loro avere la possibilità di poter avere accanto sia me che il patre ho fortemente voluto sfruttare i benefici
dell'affido congiunto, avendo a disposizione la casa dei miei genitori, ho
lasciato ai ragazzi e al mio ex marito la casa coniugale e mi sono trasferita dai miei; i ragazzi nei giorni in cui sono con me hanno la loro stanza.
Tutte le decisioni che ho preso per coerenza, mi sono state girate contro da mio marito il quale ha detto hai ragazzi che io li ho abbandonati, che a me non importa nulla di loro, perchè sono io che ho voluto andarmene di casa, che sono una persona falsa scorretta, opportunista e quant'altro.
Mio figlio quello più grande che ha 15 anni, ha iniziato un processo lento, di progressivo distacco da me, mi apostrofa con frasi che sono state di suo padre, prende sempre le sue parti, mi dice che tutti i miei amici sono delle personacce, che mio padre e mia sorella sono delle persone che valgono poco e ci sono giorni in cui palesemente cerca di scontrarsi con me con una violenza verbale a volte totalmente fuori luogo, non accetta più nessun tipo di richiamo da parte mia. Io non so se si tratti di un atteggiamento legato all' addolescenza o alla sindrome PAS, so solo che io ci sto malissimo, e che non so più come comportarmi. Ho proposto a mio marito che non vuole più parlare con me di fare incontri per genitori separati, ma al di la alle allusini sulla mia condotta di vita riprovevole, e alla mia falsità non ho ottenuto nulla.
In realtà l'unica cosa che vorrei sarebbe poter star bene con i miei figli...
nonostante il mio reddito sia più basso di quello di mio marito non ho chiesto una lira. Non sono una santa, mi illudevo che così facendo i nostri rapporti sarebbero stati migliori, per il bene dei miei figli.
Come posso fare per aiutare mio figlio

ASILO NIDO E BALBUZIE

luana Età: 38
Salve, sono luana, madre di Leonardo 3 anni appena compiuti, ultimo di tre fratelli.Il suo problema sono le balbuzie ,queste sono iniziate a settembre/ottobre con l'inizio del nido(che frequenta dall'eta' di 9 mesi).ha iniziato incespicandosi con qualche parola poi sempre peggio se
non che arrivati sotto le feste natalizie che ha passato molto tempo in
famiglia il problema sembrava sparito....riniziato il nido eccoci di nuovo
punto a capo ma ultimamente mi sembra peggiorato!
cosa posso fare? Come posso aiutarlo? Provo a parlargli molto lentamente a scandire le parole ma non so' se va' bene!devo dire che è un bimbo molto irrequieto nel senso che al di la' della notte e il riposino pomeridiano che fa con estrema tranquillita' ,quando è sveglio e un vulcano !non sta' fermo un attimo sempre a vedere,toccare,inventare....spero di aver espresso bene la situazione...grazie

VOMITA ALL'ASILO

maria Età: 32
Gent.ma Dott.ssa,
ho una bimba di 2 anni e mezzo che ha appena iniziato la scuola materna.
Ero abbastanza certa che l'inserimento non sarebbe stato facile, per diversi motivi. Innanzitutto per un problema di lingua, non viviamo in Italia e la bimba non conosce la lingua di questo Paese; e poi, perché é cresciuta restando con me a casa e avendo purtroppo poche relazioni con gli altri, fatta eccezione dei nonni paterni, di qualche vicina, e alcuni amici di famiglia, tutti con frequentazione non giornaliera e tutti con figli grandi.
È vero che é solo una settimana che la bimba va all'asilo e da premettere
anche che ha sempre avuto un piccolo "vizietto", quello di vomitare se piange troppo, se le va qualcosa di traverso o se ha tosse; ma il problema é che da quando ha iniziato l'asilo, la maestra mi dice che appena vado via piange pochissimo, un minuto o forse meno,ci sono mattine che non ha pianto per niente, poi si siede al suo posto e ad un certo punto inizia come a singhiozzare, fa qualche colpetto di tosse e vomita; il primo giorno ha fatto così anche la sera a casa, appena le ho nominato la scuola; i giorni successivi ha vomitato a casa la mattina appena le ho detto di prendere la giacca per andare a scuola e poi di nuovo a scuola appena arrivata.
Il tutto si risolve a scuola dopo che ha vomitato un paio di volte, e poi sta tranquilla tutta la mattinata, non piange più e inizia ad inserirsi anche se è ancora un po' presto, ma non é questo quello che mi preoccupa, e quando vado a prenderla è sempre felice e sorridente, saluta le maestre e dice loro "a domani!".
E' come se l'ansia che sperimenta in alcune situazioni le causi come una
contrazione dello stomaco, che l'induce a vomitare. Come se avesse un peso
sullo stomaco e dovesse liberarsene, in questo modo si libera anche
dall'ansia.
Quello che le voglio chiedere è cosa posso fare, che atteggiamento devo avere con la bimba quando succedono questi episodi? La cosa inizia a preoccuparmi seriamente e non so più chi ascoltare.
La ringrazio per le risposte che vorrà darmi,
Maria
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Come ha già intuito lei, potrebbe essere ancora presto per fare ipotesi e prendere i dovuti accorgimenti. Il comportamento che mette in atto sua figlia potrebbe essere fisiologico e scemare col tempo. Controlli sopratutto se ci sarà appunto un calo di tale comportamento col passare del tempo.
Saluti
Dott. Rosalia Cipollina