martedì 7 luglio 2009

INIZIA A BALBETTARE

monica Età: 43 Ho un bambino di due anni e mezzo ed un bambino di 4 mesi. Noi siamo due genitori lavoratori, di conseguenza il bambino più grande è andato al nido ad otto mesi. Questo sembra non gli abbia creato problemi, anzi è sempre stato vivace, ad un anno camminavaed ha inizito presto anche a parlare; l'unico problema, avuto dalla nascita, è legato al sonno, infatti ancora oggi dobbiamo dargli la niaprazina. In realtà lui va a letto volentieri ed abbiamo cercato di instaurare delle abitudini che accompagnino la nanna, ma il suo sonno è a dir poco disturbato: si lamenta continuamente e chiede il latte (guai a non darglielo), a volte urla e piange ed ogni nostro intervento è inutile se non controproducente, comunque la mattina ogni cosa è risolta. Inutile dire che ci siamo fatti una cultura in proposito! Da circa venti giorni il bambino più grande mostra comportamenti regressivi: sembra più timido, parla di meno, ha cominciato a balbettare; inoltre avevamo iniziato a togliere il pannolino, anche grazie all'aiuto delle educatrici dell'asilo, ma, dopo un primo periodo molto incoraggiante, ora lui sembra opporsi. Nonostante io mi ripeta che sono fasi transitorie, non riesco a non preoccuparmi: la regressione è iniziata dopo quattro mesi dalla nascita del fratello, quando quest'ultimo ha cominciato in qualche modo a chiedere in maniera più incisiva attenzione. Ora infatti non si fa coccolare da tutti, ma discrimina le persone ed in qualche maniera impone i suoi ritmi. Mi ripeto che essere una mamma troppo ansiosa non aiuta, però vedo il bambino più grande come molto vulnerabile, ma so che anche il piccolo ha bisogno e merita le mie attenzioni! Purtroppo non abbiamo nonni vicino a noi che possano aiutarci nelle coccole e nel sostituirci come compagni di giochi con i nostri bambini. quindi mentre da una parte vorrei proteggere il primo genito da questa sofferenza, temo di arrivare a trascurare il secondo ( io sono una secondogenita che si è sentita "sempre seconda" in famiglia.Tra tre mesi tornerò a lavorare: il "grande" inizierà la materna ed il "piccolo" andrà all'asilo, non ho idea di come verrà vissuta da loro questa nuova situazione: io da una parte non vedo l'ora di "uscire" di casa pervivere situazioni diverse che mi aiutino a non focalizzarmi in maniera così ansiosa su queste situazioni, ansia che rischia di essere controproducente anche per i piccoli, dall'altra temo che questa nuova situazione crei in loro disorientamento e venga loro a mancare la sicurezza ed il senso di protezione di cui sembrano aver bisogno.

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